La Clean Hydrogen Partnership firma il contratto per co-finanziare, con 25 milioni di euro, la North Adriatic Hydrogen Valley tra Italia, Slovenia e Croazia
Fa un ulteriore passo avanti nel suo iter di realizzazione la North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), una delle prime valli dell’idrogeno transfrontaliere in Europa, che coinvolge Italia (e nello specifico la Regione Friuli Venezia Giulia), Slovenia e Croazia.
Holding Slovenske Elektrarne (HSE), la principale energy company slovena nonché capofila del consorzio di 37 soggetti pubblici e privati appartenenti ai 3 Paesi coinvolti che promuove l’iniziativa, ha infatti annunciato di aver firmato con la Clean Hydrogen Partnership un contratto di co-finanziamento del progetto, per un valore di 25 milioni di euro.
Un passaggio che segna l’effettivo avvio dell’implementazione della North Adriatic Hydrogen Valley, che partirà il prossimo settembre e necessiterà di 72 mesi per realizzare 17 progetti pilota in diverse location.
Le iniziative messe in campo – ricorda HSE in una nota – riguarderanno lo sviluppo dell’intera value chain dell’H2 rinnovabile: dalla produzione allo stoccaggio e distribuzione fino ai diversi utilizzi finali nell’industria e nei trasporti, terrestri e marittimi.
Durante il ciclo di vita della NAHV verranno prodotti ogni anno 5.000 Kg tonnellate di idrogeno rinnovabile, con l’obbiettivo di dar vita ad un mercato internazionale di questo vettore energetico e di rendere quindi competitivo l’idrogeno.
“Siamo felici di essere un partner leader nel progetto della North Adriatic Hydrogen Valley, che è stato giudicato uno dei migliori nell’ultimo tender di Horizon Europe” ha dichiarato Tomaž Štokelj, CEO di HSE. “Sulle 5.000 tonnellate di idrogeno verde previste ogni anno nell’ambito del progetto, 3.000 tonnellate verranno prodotte nell’area della Šoštanj Thermal Power Plant (TEŠ), contribuendo alla transizione di questa regione la cui economia è stata storicamente legata al carbone”.