La major austriaca OMV installerà un elettrolizzatore PEM da 10 MW nella sua raffineria di Schwechat

L’idrogeno verde è considerato uno strumento essenziale per decarbonizzare le industrie hard-to-abate: siderurgia, trasporti pesanti ma anche raffinazione, un comparto dove l’H2 è stato sempre utilizzato, ma nella sua variante ‘grigia’ e quindi inquinante (essendo generata da refomring del metano con produzione di CO2).

Per questo le raffinerie – già abituate a trattare idrogeno – potrebbero rivelarsi una delle location più adatte in cui avviare lo switch dall’H2 grigio a quello verde, con l’obbiettivo di ridurre l’impatto ambientale del ciclo petrolifero.

Questa è la strada che, in Italia, stanno percorrendo sia l’Eni che Saras, entrambe in collaborazione con Enel (il ‘cane a sei zampe’ ha stretto un accordo anche con NextChem-Maire Tecnimont), mentre in Austria il percorso è stato intrapreso dalla corporation petrolifera nazionale OMV.

Il gruppo ha infatti annunciato che effettuerà un investimento di 25 milioni di euro, in partnership con la banca connazionale Kommunalkredit (che fornirà esattamente la metà dell’importo), per installare un impianto di elettrolisi nella sua raffineria di Schwechat.

Si tratterà nello specifico di un elettrolizzatore PEM (polymer electrolyte membrane) da 10 MW, in grado di produrre fino a 1.500 tonnellate di idrogeno verde all’anno utilizzando ovviamente fonti energetiche rinnovabili. L’H2 così generato verrà impiegato da OMV per il processo di idrogenazione dei combustibili fossili e dei biocombustibili prodotti nel sito, in sostituzione dell’idrogeno grigio. Questa soluzione, che dovrebbe diventare realtà a partire dalla seconda metà del 2023, quando l’elettrolizzatore entrerà in funzione, consentirà di ridurre di 15.000 tonnellate all’anno le emissioni di CO2 della raffineria.

Già lo scorso anno, il gruppo energetico austriaco aveva annunciato l’intenzione di rendere ‘carbon neutral’ il proprio business entro il 2050 o anche prima. Obbiettivo che verrà perseguito tramite l’implementazione di diverse iniziative: miglioramento dell’efficienza delle operazioni, ricorso alla CCS (Carbon Capture and Storage), all’idrogeno verde e alle energie rinnovabili.

Il progetto appena annunciato è supportato dall’Austrian Climate and Energy Fund ed è parte della Hydrogen Initiative Energy Model Region Austria Power & Gas (WIVA P&G).

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