La start-up americana sHYp ha sviluppato un elettrolizzatore in grado di produrre idrogeno con l’acqua di mare

Un innovativo impianto di elettrolisi in grado di produrre idrogeno partendo da acqua di mare non desalinizzata, senza produrre rifiuti tossici.

Lo ha messo a punto la start-up americana (è basata a Baltimora) sHYp, che ha appena definito un accordo di ‘business development’ con Green Swan Partners, fondo di venture capital, per poter commercializzare questa nuova tecnologia, probabilmente già entro la fine del 2021.

In base a questo accordo, i due partner lavoreranno per identificare i potenziali mercati dell’elettrolizzatore messo a punto da sHYp, dopo di ché costituiranno un’apposita joint-venture per procedere con la commercializzazione vera e propria su scala globale.

“La struttura e il modello di business di Green Swan Partners ci consentiranno di creare valore della commercializzazione della nostra tecnologia in mercati che da soli non saremmo in grado di raggiungere” ha spiegato Carl Fischer, fondatore (insieme al Professore di Chimica della Comubia University di New York Daniel Esposito) CEO di sHYp.

L’elettrolizzatore di sHYp funziona senza una membrana, e quindi può essere realizzato anche con stampa 3D, utilizza acqua non purificata (anche salata), può essere assemblato in blocchi per aumentare la capacità complessiva e non produce rifiuti tossici. Inoltre, secondo la società americana, il costo dell’impianto sarà decisamente competitivo rispetto a quello degli elettrolizzatori convenzionali. Inoltre, la tecnologia di sHYp può produrre, oltre all’idrogeno verde, può svolgere tutta una serie di altre attività utili, specialmente a bordo di una nave, come catturare CO2 dall’acqua di mare o purificare le acque di zavorra.

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