Le raccomandazioni della Renewable Hydrogen Coalition (di cui fa parte anche Enel) per lo scale-up dell’H2

di Francesco Bottino

La Renewable Hydrogen Coalition, organizzazione lanciata nel novembre 2020 dalle associazioni europee SolarPower Europe e WindEurope, con il supporto di Breakthrough Energy, a cui hanno aderito oltre 20 player dell’industria delle energie rinnovabili, tra cui il gruppo italiano Enel – ha pubblicato ufficialmente oggi il suo Policy Charter, un ‘position paper’ che contiene una serie di raccomandazioni relative alle misure che potrebbero favorire uno scale-up europeo dell’idrogeno verde.

Iniziativa che ha trovato l’immediato favore del Commissario europeo dall’Energia Kadri Simson, la quale ha dichiarato: “L’idrogeno rinnovabile avrà un ruolo chiave nel rendere moderno e sostenibile il sistema energetico europeo. La Commissione ha lanciato lo scorso anno la sua ambiziosa strategia in materia, e sono molto contenta di vedere che anche il settore privato si sta muovendo in questa direzione. Abbiamo bisogno di rafforzare tutti gli anelli della catena del valore dell’H2, che è esattamente quello che si propone di fare Renewable Hydrogen Coalition con il documento pubblicato oggi”.

Il Policy Charter delinea una serie di raccomandazioni relative ai diversi aspetti della value chain dell’H2, a partire da quello della creazione di un mercato dell’idrogeno, cosa che potrà essere facilitata, secondo la Coalition, da “un’accelerazione dell’elettrificazione tramite rinnovabili” e “dall’identificazione di settori prioritari che possano costituire il nucleo della futura domanda europea di idrogeno rinnovabile e di e-fuel da esso derivati”.

Per quanto riguarda il tema della produzione di H2 e delle infrastrutture per il suo trasporto, premessa fondamentale per un effettivo ‘scale-up’ è costituita “dall’accelerazione dell’installazione di capacità addizionale di produzione di energia rinnovabile in Europa”. Secondo la Renewable Hydrogen Coalition gli investimenti privati i fondi pubblici dovrebbero poi concentrarsi “sull’infrastruttura per l’idrogeno rinnovabile, evitando di disperdere risorse in asset senza futuro e nella cattura della CO2”.

Sarà poi fondamentale l’introduzione di “meccanismi di supporto tali da rendere competitiva l’adozione dell’idrogeno rinnovabile e degli e-fuel derivati nei settori industriali hard-to-abate, dove questi vettori energetici hanno il maggior potenziale”, nonché il sostegno a tutte le “attività di ricerca e sperimentazione finalizzate a sviluppare la nuova generazione di tecnologie per l’idrogeno rinnovabile”.

Infine la Renewable Hydrogen Coalition, nel Policy Charter, si concentra sul tema del quadro regolatorio a livello europeo, raccomandando innanzitutto alle istituzioni di Bruxelles di stabilire una definizione chiara e il più possibile ampia e dettagliata di cosa si debba considerare ‘idrogeno rinnovabile’, nonché di “garantire un terreno di competizione equo tra i diversi carrier energetici, attraverso lo strumento della tassazione”.

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