L’ex Ministro Cingolani entra nel board di De Nora
L’ex Ministro della Transizione Energetica Roberto Cingolani è stato nominato nel Consiglio di Amministrazione di Industrie De Nora durante la seduta di ieri, nell’ambito della quale il board dell’azienda ha anche preso visione dei risultati preliminari dell’esercizio 2022, tutti in forte espansione.
Laureato in Fisica all’università di Bari e specializzatosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Cingolani ha svolto diverse esperienze accademiche internazionali prima di fondare, nel 2005, l’Italian Institute of Technology (IIT) di Genova, di cui è rimasto direttore scientifico fino 2021, quando è diventato Chief Technology & Innovation Officer del gruppo Leonardo. Incarico mantenuto fino alla nomina a Ministro, avvenuta a febbraio 2021, e ripreso al termine del servizio governativo, ad ottobre 2022.
“Ringrazio Roberto Cingolani per aver accettato la proposta di entrare a far parte del Board of Directors di Industrie De Nora” ha dichiarato Paolo Dellachà, Chief Executive Officer dell’azienda italiana. “La sua profonda conoscenza del settore dell’energia e il suo spirito di servizio civico aiuteranno il nostro gruppo a consolidare il suo ruolo nel percorso di transizione energetica”.
In attesa della pubblicazione dei dati definitivi, che avverrà il 22 marzo prossimo, il CdA di De Nora ha anche passato in rassegna i risultati preliminari dell’esercizio 2022, durante il quale i ricavi totali hanno superato gli 850 milioni di euro, in crescita del 38% rispetto al 2021. In questo contesto, il fatturato della divisione dedicata alla transizione energetica, pur pesando ancora poco in valore assoluto (5% delle vendite complessive) ha registrato un tasso di incremento annuo del 300%, evidenziando una dinamica che si riscontra anche nell’andamento del ‘backlog’, aumentato complessivamente del 44% a 790 milioni di euro e per 190 milioni direttamente legato proprio a commesse della business unit ‘Energy Transition’.
“Nel 2022 abbiamo prodotto circa 300 MW di tecnologie per la generazione di idrogeno verde. Si tratta di un record che ci consente di essere fiduciosi per quanto riguarda le prospettive dell’anno in corso” ha sottolineato Dellachà.