L’Hydrogen Council accoglie 11 nuovi membri (tra cui Microsoft)

Cresce l’interesse globale per l’idrogeno e, parallelamente, crescono i membri dell’Hydrogen Council, associazione internazionale che raccoglie, ad oggi, oltre 90 soggetti impegnati a promuovere i processi di transizione energetica attraverso l’utilizzo dell’H2.

L’organizzazione ha infatti annunciato ufficialmente l’ingresso di due nuovi membri ordinari, la compagnia marittima francese CMA CGM e la multinazionale informatica Microsoft, e l’adesione di 7 ‘supporting members’ – Baker Hughes, Clariant, MAHLE, NYK Line, Port of Rotterdam, TechnipFMC e Umicore – nonché di 2 membri investitori: Mubadala Investment Company e Providence Asset Group.

Nomi che – sottolinea Hydrogen Council in una nota – ben rappresentano la diversificazione geografica e la varietà di settori di appartenenza delle aziende internazionali interessate all’idrogeno, basate in Europa, Asia, Australia, Stati Uniti ed Emirati Arabi e attive nei comparti della chimica, dell’automotive, dell’energia, dello shipping e dei porti, del digitale.

Le due istituzioni finanziarie faranno invece parte dell’Investor Group, costituito a gennaio 2020 in seno all’Hydrogen Council per colmare il divario tra mercato dei capitali e industria dell’idrogeno e favorire così le opportunità di investimento in progetti di grandi dimensioni.

“Nel lavoro che istituzioni e industria stanno facendo per far ripartire l’economia dopo la crisi del coronavirus, sempre più spesso l’idrogeno viene riconosciuto come un pezzo indispensabile del ‘puzzle’ del futuro. I programmi d’investimento recentemente annunciati dalla Commissione Europa, dalla Germania e dalla Corea del Sud per l’idrogeno sono tra i primi esempi concreti di questa tendenza, e speriamo che presto altri Paesi possano seguire il loro esempio” ha commentato Benoît Potier, Chairman e CEO di Air Liquide e Co-chair dell’Hydrogen Council.

Takeshi Uchiyamada, Chairman di Toyota Motor Group e nuovo Co-chair dell’Hydrogen Council da luglio 2020, ha aggiunto: “Nell’ottica di una trasformazione globale dell’industria energetica, abbiamo bisogno di visione strategica e di importanti investimenti in soluzioni di sistema, come l’idrogeno. Le tecnologie relative all’H2 possono infatti decarbonizzare l’industria dell’energia e quella dei trasporti, consentendo anche di massimizzare il potenziale delle energie rinnovabili fungendo efficacemente come stoccaggio”.

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