Mallone (MASE): “Bandi su hydrogen valley e ricerca in overbooking. C’è un forte interesse delle aziende”

di Francesco Bottino

Milano – Il Governo sta prestando un’attenzione particolare al dossier idrogeno, e – pur muovendosi con la dovuta cautela – intende supportare le decisioni delle imprese, che appaiono in questa fase particolarmente interessate al tema, come dimostrano le numerosissime richieste pervenute in merito ai fondi messi a disposizione dal PNRR per le hydrogen valley e per i progetti di ricerca e sviluppo in ambito H2, giunte in quantità ben superiore alle più rosee previsioni.

Lo ha rivelato il Direttore generale incentivi energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) Mauro Mallone, intervenendo all’evento di presentazione del libro bianco ‘Il vettore idrogeno: stato dell’arte e potenzialità dell’industria italiana’, organizzato a Milano da RSE (Rircera Sistema Energetico) e Federazione ANIE.

“Devo ammettere che ero il primo ad avere qualche preoccupazione circa il reale riscontro che avrebbe avuto il bando da 450 milioni di euro per le hydrogen valley in aree industriali dismesse, ma ben 15 Regioni hanno chiuso proprio in questi giorni le raccolta delle manifestazioni di interesse, e in molte di esse, a fronte di stanziamenti in media di 20 milioni per ciascun ente, sono pervenute richieste nell’ordine dei 100-120 milioni di euro” ha detto Mallone.

Per quanto riguarda i dubbi sui potenziali off-taker dell’idrogeno green che verrà prodotto in questi futuri hub, il dirigente del MASE ha ricordato che i promotori dei progetti devono indicare gli user nella presentazione, ma ha anche aggiunto che “l’eventuale output in eccesso potrà essere immesso nella rete nazionale del gas, in blend col metano. Per essere elegibili, infatti, le aree devono essere dotate di connessione al network di condotte”.

Anche per quanto riguarda i fondi stanziati dal PNRR a favore della ricerca in tema idrogeno, il riscontro è andato oltre le aspettative: “I due bandi che mettevano a disposizione 50 milioni di euro per imprese ed enti di ricerca (gli altri 110 milioni sono oggetto dell’accordo di programma siglato con l’ENEA; ndr) hanno registrato un ‘overbooking’ nell’ordine dei 150 milioni di euro”.

Proprio per questa ragione, lo stesso Mellone ha aggiunto che a breve il MASE avvierà una nuova procedura per assegnare ulteriori fondi alla ricerca sull’idrogeno: “Si tratta di risorse aggiuntive a quelle del PNRR, provenienti da Mission Innovation e pari a 140 milioni di euro”.

In arrivo ance il decreto attuativo per l’assegnazione dei finanziamenti ai settori ‘hard to abate’: “In questo caso abbiamo accumulato un po’ di ritardo, perchè stiamo aspettando la rimodulazione di alcuni criteri che saranno più favorevoli alle imprese, ma siamo comunque in dirittura d’arrivo”.

Il dirigente del MASE ha inoltre confermato che ci saranno anche altri 100 milioni per la produzione di elettrolizzatori, come già annunciato lo scorso gennaio, per integrare la capacità che verrà realizzata dalle iniziative di Ansaldo Energia e De Nora-Snam, finanziate con l’IPCEI Hy2Tech, che ‘cuberanno’ 800 MW annui, e raggiungere così entro il 2026 il target di 1 GW fissato dal PNRR.

Per quanto riguarda infine il tema dei finanziamenti agli opex, che secondo gli operatori dovranno affiancare le risorse stanziate per ‘alleviare’ i capex dei progetti di idrogeno per poter rendere sostenibile economicamente l’utilizzo del nuovo vettore energetico, Mellone ha assicurato che il Governo è ben consapevole del problema, e sta lavorando ad una risposta: “Su questo aspetto sono in corso interlocuzioni con la Commissione Europea, e credo sarà necessario ancora un po’ di tempo, anche se spero meno dei 9 mesi che ci sono voluti per il decreto sui fondi al biometano”.