McPhy: cresce il fatturato semestrale grazie ai nuovi ordini per maxi-progetti a idrogeno
I nuovi contratti, anche per progetti a idrogeno di grande dimensione come Djewels in Olanda e la Zero Emission Valley in Francia, spingono al rialzo il fatturato del gruppo transalpino McPhy, attivo nella produzione di tecnologie per l’H2, anche se i maggiori costi per nuovo personale e attività di ricerca e sviluppo portato l’azienda a chiudere il semestre con un risultato netto ancora negativo.
E’ soddisfatto però il CEO di McPhy Laurent Carme, che ha sottolineato come “l’inizio del 2020 abbia registrato un successo commerciale, dimostrando l’industrializzazione del settore dell’idrogeno sia in Francia che all’estero. McPhy, che è stata scelta per equipaggiare progetti come la Zero Emission Valleyin nel settore della mobilità in Francia e Djewels nel settore industriale in Olanda, ha consolidato la sua posizione di fornitore di tecnologia e partner industriale nel mercato dell’idrogeno. Indipendentemente dal loro settore di attività, il team di McPhy è stato in grado di supportare i nostri clienti nella loro transizione verso l’idrogeno verde, nonostante l’impatto della pandemia di coronavirus”.
Nei primi 6 mesi del 2020 McPhy ha visto i suoi ricavi aumentare del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a 5,4 milioni di euro, mentre la liquidità è passata dai 13 milioni di euro del 31 dicembre 2019 a 24 milioni di euro. Per completare il suo processo di industrializzazione, però, il gruppo ha assunto 9 nuovi dipendenti, portando in totale a 101 il numero di addetti, per un costo del personale cresciuto di 0,6 milioni a 4,1 complessivi, e ha investito 2 milioni di euro in attività R&D (1,5 milioni nel primo semestre 2019). Numeri che hanno portato ad un risultato netto del periodo in negativo per 4,3 milioni di euro, in linea col dato dell’H1 2019 (4,2 milioni di euro).
McPhy assicura di aver comunque messo in atto tutte le misure necessaria a limitare l’impatto della crisi del Covid-19, e di aver ottenuto dallo Stato francese una nuova linea di credito di 4 milioni di euro.
Ma il focus resta concentrato sul portafoglio ordini dell’azienda, in continua crescita come conseguenza del numero di progetti a idrogeno in fase di lancio, in forte aumento negli ultimi mesi.
Nel semestre, McPhy ha infatti ottenuto un ordine per un elettrolizzatore da 20 MW da parte di Nouryon e Gasunie per il progetto Djewels in Olanda; l’ordine di uno Starter Kit per il segmento della mobilità a idrogeno, destinato alla regione Centre-Val de Loire, da parte di un cliente riservato; l’ordine per generatori di idrogeno e ossigeno da parte del gruppo industriale Diax; l’ordine di 3 stazioni di rifornimento di idrogeno McFilling, con opzione per altre due stazioni e una serie di elettrolizzatori, da parte della project company Hympulsion per il progetto Zero Emission Valley, il più grande progetto di mobilità a idrogeno di tutta la Francia, e infine – commessa ottenuta a luglio, dopo la chiusura del semestre – un ordine per un sistema completo di produzione e distribuzione di idrogeno modulare, in grado di erogate 200 Kg di idrogeno al giorno, e di un elettrolizzatore McLyzer, in grado di produrre 400 Kg di idrogeno verde al giorno.