Mobilità stradale a zero emissioni: per Bruxelles servono 1.000 stazioni di rifornimento di idrogeno in UE entro il 2030

La Commissione Europea definirà un piano di incentivi per favorire l’installazione in territorio comunitario di almeno 1.000 stazioni di rifornimento di idrogeno per mezzi stradali entro il 2030.

E’ questo uno degli obbiettivi contenuti nella Smart Mobility Strategy che Bruxelles presenterà nei prossimi giorni, secondo la ricostruzione dell’agenzia di stampa Reuters, che ha visionato in anteprima il documento.

La Commissione è che infatti convinta che per raggiungere l’obbiettivo della neutralità climatica entro il 2050 saranno necessari almeno 30 milioni di veicoli a zero emissioni entro il 2030, un numero decisamente più elevato rispetto agli attuali 1,8 milioni di mezzi elettrici o ibridi in circolazione in Europa.

Il numero di questo tipo di veicoli è in costante crescita, e alcuni Paesi europei hanno già definito delle date precise dopo le quali non sarà più consentita la vendita di mezzi con propulsione a combustibile fossile, ma il vero ostacolo per raggiungere i numeri fissati da Bruxelles è costituito dalla carenza di un’infrastruttura di rifornimento sufficientemente estesa e ramificata. Situazione recentemente ribadita anche dai rappresentanti dell’industria automotive.

Ed è proprio questo uno degli aspetti che la Commissione intende affrontare nella sua ‘strategy’ di prossima pubblicazione, fissando come obbiettivi entro il 2030 la realizzazione di 3 milioni di punti di ricarica pubblici per mezzi elettrici (rispetto agli attuali circa 200.000), nonché la costruzione di almeno 1.000 stazioni di rifornimento di H2. Per centrare questi ambizioni target Bruxelles avrebbe anche intenzione di presentare, nel corso del 2021 – scrive la Reuters – un piano contenente opportunità di finanziamento e standard tecnici relativi proprio a questo tipo di infrastrutture.

Concentrandosi poi sulle altre modalità di trasporto, la Commissione avrebbe specificato che il traffico ferroviario ad alta velocità dovrà raddoppiare entro il 2030 e triplicare entro il 2050, e che sia aerei che navi a zero emissioni dovranno essere pronti per debuttare sul mercato entro il 2035.

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