Nel 2023 per la prima volta il costo dell’idrogeno grigio ha superato quello della variante blu, secondo l’ICIS

A causa di un prezzo medio del gas piuttosto stabile e di costi dei certificati della CO2 che in Europa hanno raggiunto livelli record, nel primo trimestre di quest’anno il costo finale dell’idrogeno grigio – prodotto da steam reforming del metano (SMR) senza sequestro dell’anidride carbonica – ha superato quello della variante blu, prodotta accoppiando al processo di SMR tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO2 (CCS).

A certificarlo è ICIS (Indipendent Commodity Intelligence Services), che nel suo ultimo Quarterly European Hydrogen Markets – recentemente pubblicato e consultabile integralmente a questo link – prende in esame l’evoluzione e le possibili traiettorie future dei costi di produzione relativi alle diverse varianti dell’H2.

In particolare, ICIS rileva che i costi di produzione dell’idrogeno da gas naturale con CCS nel Q1 2023 hanno registrato un calo nell’ordine dei 2 euro a Kg, arrivando quindi al di sotto dei 4 euro a Kg.

“Il trend di riduzione dei costi di produzione dell’idrogeno da gas naturale – si legge nel report – è in linea con la dinamica che caratterizza anche l’H2 prodotto con altre tecnologie, i cui costi sono anch’essi diminuiti a partire dagli ultimi mesi del 2022. È la prima volta nella storia delle valutazioni fatte da ICIS, però, che il costo di produzione dell’idrogeno generato da gas metano senza sequestro della CO2, comunemente definito idrogeno grigio, risulta maggiore – se calcolato sulla base del valore di break-even del progetto – di quello dell’idrogeno blu prodotto con autothermal reforming (ATR) e CCS”.

Situazione causata dal forte incremento dei costi dei certificati della CO2 nell’ Emission Trading System (EU ETS), che rendono più costosi i progetti che prevedono emissioni elevate: “Questo significa che è più conveniente investire in un sistema di produzione di idrogeno da gas naturale con cattura e stoccaggio della CO2 (sostenendo i capex connessi all’implementazione di questa tecnologia; ndr) piuttosto che pagare i costi della CO2 legati alla produzione di idrogeno grigio con procedimento tradizionale”.