Nuovi investitori per ZeroAvia: salgono a bordo Airbus, Barclays e NEOM
ZeroAvia – azienda britannica che sta sviluppando un innovativo sistema di propulsione per arei civili a zero emissioni alimentato a idrogeno – ha annunciato di aver concluso un nuovo round di finanziamenti che ha visto la partecipazione, al fianco di investitori già presenti come Breakthrough Energy Ventures, Horizons Ventures, Alaska Airlines, Ecosystem Integrity Fund, Summa Equity, AP Ventures e Amazon Climate Pledge Fund, di una serie di nuovi soggetti tra cui Airbus, Barclays Sustainable Impact Capital e NEOM (la società costituita da ACWA Power e Air Products che sta sviluppando l’omonimo maxi-progetto di produzione di H2 green in Arabia Saudita; ndr).
Le nuove risorse consentiranno a ZeroAvia di accelerare il processo di certificazione del suo primo motore e in generale lo sviluppo della strategia aziendale che prevede di portare sul mercato soluzioni di propulsione a idrogeno per tutte le tipologie di velivolo civile.
Parallelamente all’operazione di finanziamento, Airbus e ZeroAvia hanno deciso anche di collaborare alla certificazione dei nuovi propulsori elettrici alimentati ad H2. Le due società lavoreranno insieme, inoltre, su alcune questioni strettamente tecniche, come lo stoccaggio dell’idrogeno liquido, i test dei sistemi di fuel cell e lo sviluppo di un’infrastruttura per il refueling degli aerei.
Attività che si integrano nel programma ZEROe lanciato da Airbus e finalizzato a sviluppare aeroplani a zero emissioni, puntando convintamente sull’idrogeno come fuel low-carbon.
ZeroAvia ha recentemente completato i test e avviato la fase di certificazione del suo propulsore ZA600, che entro il 2025 dovrebbe essere disponibile sul mercato per aerei di piccola dimensione, fino a 20 posti. Nel frattempo, l’azienda sta proseguendo nello sviluppo del motore ZA2000, un powertrain modulare da 2-5,4 MW, destinato a velivoli commerciali di maggiori dimensioni: la società sta lavorando al refitting di un Dash 8 400 da 76 posti che dovrebbe avviare i primi test in volo, col nuovo propulsore a idrogeno, nel corso del 2024.