Per la gigafactory di De Nora e Snam arriveranno 63 milioni di euro dall’IPCEI Hy2Tech
Per la realizzazione della prima gigafactroy italiana di elettrolizzatori, che sorgerà nel Comune di Cernusco sul Naviglio e il cui iter autorizzativo è già partito, De Nora e Snam potranno ricevere fino a un massimo di 63 milioni di euro di fondi pubblici.
Lo ha rivelato la stessa Snam, nell’ambito della presentazione del suo nuovo Piano Strategico 2022-2026.
Si tratta di risorse stanziate nell’ambito del programma IPCEI Hy2Tech, approvato dalla Commissione Europea lo scorso luglio, a cui sono state ammesse le aziende italiane Ansaldo, Fincantieri, Iveco Italia, Alstom Ferroviaria, Enel e De Nora (in partnership con Snam), a cui si aggiungono i due enti di ricerca ENEA e Fondazione Bruno Kessler (FBK).
I progetti promossi da realtà tricolori – come annunciato a suo tempo dal Ministro dello Sviluppo Economico – riceveranno in totale 1 miliardo di euro nell’ambito di questo primo Important Project of Common European Interest sull’idrogeno (il secondo, l’IPCEI Hy2Use, è stato approvato da Bruxelles lo scorso settembre), di cui 63 milioni andranno appunto a Snam e De Nora per la loro gigafactory milanese.
Nel suo piano appena presentato, Snam ha programmato investimenti per complessivi 10 miliardi di euro nell’arco del periodo a cui fa riferimento la strategia, di cui 9 miliardi di euro sono destinati all’infrastruttura del gas. Ma il TSO italiano prevede anche di investire 100 milioni di euro nell’idrogeno, in parte con il supporto dei fondi del PNRR, per contribuire a preparare l’ecosistema nazionale all’utilizzo di questo vettore energetico.
“Il 2022 è stato un anno di svolta per il sistema energetico globale” ha dichiarato Stefano Venier, Amministratore delegato di Snam. “In uno scenario di incertezza e volatilità estrema, Snam è stata in grado di garantire il massimo supporto per far fronte all’emergenza, costruendo i presupposti per le azioni necessarie alla gestione del prossimo futuro. Nell’arco di piano 2022-2026 aumenteremo gli investimenti in maniera significativa rispetto al passato, al fine di rafforzare le nostre infrastrutture e contribuire alla maggiore sicurezza energetica del Paese per i prossimi anni e per l’orizzonte più lontano. In parallelo, continueremo a lavorare per un futuro carbon neutral, puntando sulle molecole verdi: idrogeno e biometano accompagneranno il nostro cammino verso la neutralità carbonica così come le iniziative per la decarbonizzazione dei consumi finali, e a loro abbiamo destinato un miliardo di euro al 2026”.