Per Westport Fuel Systems i propulsori a combustione interna alimentati ad H2 sono più competitivi delle fuel cell nel breve periodo

Almeno nel breve periodo, i motori a combustione interna alimentati a idrogeno risultano più competitivi, in termini di costi, rispetto ai sistemi di propulsione a fuel cell in applicazioni nel trasporto pesante, pur raggiungendo performance di riduzione delle emissioni molto simili.

Lo sostiene Westport Fuel Systems (WFS), gruppo canadese attivo nello sviluppo di tecnologie per il trasporto a basso consumo di carburante alternativo e a basse emissioni (recentemente alleatosi con Scania proprio per sviluppare camion ad H2), che ha pubblicato in partnership con AVL – azienda indipendente operante su scala globale per lo sviluppo, la simulazione e il test di sistemi di propulsione – uno studio intitolato ‘Total Cost of Ownership (TCO) Analysis for Heavy Duty Hydrogen Fueled Powertrains’.

Il dossier prende in esame l’utilizzo dell’idrogeno per l’alimentazione di un motore a combustione interna (ICE) con il sistema di alimentazione HPDI 2.0TM sviluppato e brevettato da Westport Fuel Systems, come soluzione di breve periodo, dimostrandone la competitività in termini di costi, per la riduzione delle emissioni di CO2 a quasi zero del trasporto a lungo raggio. Il documento – spiega WFS in una nota – effettua un’analisi completa del TCO, partendo da simulazioni numeriche relative alla tecnologia HPDI ad idrogeno (H2 -HPDI) con i relativi costi operativi ed integrandole con i modelli TCO esistenti di AVL per propulsori diesel e fuel cell.

“La nostra analisi dimostra che un propulsore ICE ad idrogeno equipaggiato con tecnologie ad alta efficienza (come appunto la H2-HPDI) può sovraperformare i veicoli elettrici fuel cells in termini di TCO. Ciò è possibile perché la tecnologia H2-HPDI utilizza gli attuali powertrains, prodotti in volumi elevati, raggiungendo al contempo un’efficienza simile a quella di una fuel cell, nelle applicazioni heavy duty”, ha dichiarato David Johnson, CEO di Westport Fuel Systems. “Le flotte apprezzeranno un prodotto che garantisce lo stesso livello di prestazioni dei camion diesel convenzionali di oggi senza i rischi di sviluppo ed i costi associati alle fuel cells. La tecnologia HPDI 2.0 è già oggi utilizzata dalle grandi flotte, riducendo la CO2 del 23% mediante l’utilizzo di GNL fossile e garantendo zero emissioni nette di carbonio nel caso si utilizzi bioGNL”.

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