Presentato ufficialmente il progetto della Hydrogen Valley Astigiana

Ieri (22 dicembre; ndr), nella sede dell’Unione Industriale della Provincia di Asti, è stato sottoscritto l’accordo finalizzato allo sviluppo di progetti integrati di “Hydrogen Community” (Hydrogen Valley Astigiana).

L’iniziativa vede protagonisti la Provincia di Asti, l’Unione Industriale della Provincia di Asti, la sede locali Confindustria di Piemonte, Veneto e Venezia e la società Hydrogen Park s.c.a.r.l. di Venezia e ha come obbiettivo – si legge in una nota – l’individuazione di aree poste lungo le direttrici di mobilità, idonee alla generazione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, agrivoltaico, idroelettrico, biomasse), per la creazione di centri per la produzione di idrogeno verde da utilizzare prioritariamente come combustibile per la trazione.

Questi centri dovranno essere localizzati in aree industriali dismesse ed inutilizzate, individuate da un’indagine della Provincia di Asti e di Confindustria Piemonte che ha dato luogo alla Piattaforma Ardì, una vetrina delle “disponibilità immobiliari” inutilizzate o dismesse presenti nell’Astigiano, resa disponibile per la ricerca di siti da parte di possibili operatori interessati ad investire sul territorio provinciale ma anche patrimonio informativo utilizzato dalla Provincia come base da cui partire per lo sviluppo di progetti specifici.

“La creazione di una Hydrogen Valley nell’Astigiano rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio e sono orgoglioso che la Provincia di Asti ne sia tra gli artefici” ha commentato Maurizio Rasero, Presidente della Provincia di Asti. “Puntare sulle energie rinnovabili significa investire sul futuro, con importanti ricadute in termini occupazionali e di tutela dell’ambiente. La firma dell’accordo odierno è un momento chiave perché da una parte certifica l’eccezionale lavoro svolto da tutti i soggetti coinvolti nel progetto, in primis i tecnici della Provincia di Asti, e dall’altra riconosce l’importanza nevralgica del nostro territorio nel triangolo industriale Milano-Torino-Genova”.