Prima riunione del tavolo europeo sulla produzione di idrogeno, co-presieduto da Starace (Enel)
Si è riunito oggi per il suo primo meeting – rigorosamente virtuale, causa Covid-19 – il roundtable sulla produzione di idrogeno, uno dei 6 tavoli tematici (il primo ad avviare le attività) tramite cui si articolerà il lavoro della European Clean Hydrogen Alliance, l’alleanza tra operatori pubblici e privati varata la scorsa estate dalla Commissione di Bruxelles parallelamente al lancio della strategia europea per l’H2.
A darne notizia, sul suo profilo Twitter, è stato Erkki Maillard, Senior Vice President European Affairs del gruppo EDF (Électricité de France). E ovviamente non è un caso, visto che il Presidente e CEO del colosso energetico francese (da cui è controllata anche l’italiana Edison) Jean-Bernard Lévy è uno dei co-chairman del tavolo (e infatti è rappresentato nella fotografia postata da Maillard, che pubblichiamo a corredo di questo articolo).
Ma il rountable, che focalizza la sua attività – come aveva spiegato a suo tempo la Commissione annunciandone la composizione – su elettrolizzatori, energia rinnovabile, ingegnerizzazione, componentistica, materiali, CCS e pirolisi, parla anche italiano, visto che è co-presieduto anche dal CEO di Enel Group Francesco Starace, mentre il terzo co-chairman è Mads Nipper, CEO del gruppo danese Ørsted.
Da Bruxelles non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale riguardo i contenuti di questa prima riunione, ma sembra di intuire dalla poche parole riportate nel Tweet di Maillard che si sia parlato delle potenzialità per l’Europa dell’utilizzo di energia rinnovabile per la produzione di idrogeno verde con cui decarbonizzare industria e trasporti. In linea, ovviamente, con la mission del roundtable. Come riportato a suo tempo, gli altri tavoli vedono più o meno tutti la presenza di rappresentanti dell’industria italiana pubblica e privata (nel primo caso, per esempio, i big Snam e Fincantieri), ma nessuno ha un co-chairman proveniente dal Belpaese.