Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse: i dettagli del bando del MITE

A pochi giorni di distanza dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale, il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha reso disponibile sul proprio sito l’intero bando emanato per invitare le Regioni a manifestare l’interesse per la selezione di proposte volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del PNRR.

Innanzitutto, si precisa che le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire al MITE entro 15 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblico sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 27 gennaio scorso.

Viene quindi specificato che i progetti selezionati dalle Regioni e da loro candidati a ricevere i finanziamenti del PNRR “dovranno prevedere la riconversione di aree industriali dismesse per la creazione di centri di produzione, distribuzione e impiego su scala locale di idrogeno, prodotto utilizzando unicamente fonti di energia rinnovabili (idrogeno verde)”.

Saranno ammissibili alla procedura i seguenti interventi: impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili asserviti alla produzione di idrogeno verde, comprensivi di eventuali sistemi di accumulo; elettrolizzatori o altre tecnologie per la produzione di idrogeno verde e relativi ausiliari,

necessari al processo produttivo; eventuali infrastrutture dedicate esclusivamente alla distribuzione di idrogeno verde, nonché impianti di stoccaggio dell’idrogeno verde.

Per poter accedere ai finanziamenti, i progetti dovranno poi rispettare altre due condizioni: non avere ottenuto un finanziamento per gli stessi costi a valere su altri programmi e strumenti dell’Unione europea; non ledere il principio sancito dall’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 di “non arrecare un danno significativo” contro l’ambiente (principio DNSH).

Il MITE elenca quindi le caratteristiche che i siti sede dei progetti dovranno avere, tra cui: trovarsi su aree già destinate ad attività di tipo industriale; essere nella disponibilità del proponente; essere adatti a realizzare uno o più impianti di generazione di energia elettrica rinnovabile di capacità adeguata al processo di produzione dell’idrogeno; essere connessi alla rete elettrica, a risorse idriche adeguate alla produzione di idrogeno, alla rete del gas e alla rete stradale; essere contigui o prossimi ad un’area caratterizzata dalla presenza di industrie e/o altre utenze che possano esprimere una domanda di idrogeno.

Le Regioni potranno inoltre allegare alle manifestazioni d’interesse “un documento di sintesi nel quale siano descritte sinteticamente le potenzialità, presenti nel relativo territorio, per la realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse e di impiego su scala locale”.

Per quanto riguarda le tempistiche, i progetti non dovranno essere ancora avviati alla data di presentazione delle manifestazioni d’interesse, e dovranno altresì essere ultimati entro il 31 dicembre 2025.

L’assegnazione delle risorse, il 50% delle quali dovrà comunque andare a favore delle Regioni del Mezzogiorno, avverrà sulla base dei seguenti parametri: produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto all’energia elettrica totale consumata; valore aggiunto nella produzione dell’industria manifatturiera; popolazione.