Pronto lo schema di Bureau Veritas per la certificazione dell’idrogeno verde

Bureau Veritas (BV) ha messo a punto un proprio schema di certificazione per l’idrogeno verde, rispondendo alla crescente domanda da parte sia dei produttori sia degli offtaker di questo vettore energetico che richiedono sempre più spesso standard comprensivi e accettati a livello globale.

Il nuovo schema di certificazione del gruppo francese consentirà di potere raggiungere il necessario grado di trasparenza e affidabilità della catena del valore dell’H2 green per favorire investimenti nella produzione e nella commercializzazione del combustibile.

“Molti player energetici hanno già annunciato progetti per realizzare impianti di produzione di idrogeno verde su scala gigawatt, ma molte di queste iniziative avranno la necessità di dimostrare un elevato livello di trasparenza e affidabilità per ottenere le risorse finanziare necessarie” ha sottolineato Joerg Gmeinbauer, Global Vice President Power & Utilities di Bureau Veritas. “Allo stesso tempo, i futuri offtaker vogliono garanzie circa il fatto che l’idrogeno acquistato sia effettivamente rinnovabile e quindi in grado di consentire loro di rispettare i target in tema di ESG, sicurezza e riduzione delle emissioni. Con il lancio di questo schema di certificazione, Bureau Veritas mette a disposizione dell’industria uno strumento per accrescere la trasparenza del nascente mercato dell’idrogeno a beneficio di tutti gli stakeholder”.

Bureau Veritas, prima di emettere questa certificazione – utile anche per incrementare il livello di ‘bancabilità’ dei progetti, ribadisce nella sua nota il gruppo transalpino – effettuerà una valutazione dell’impianto di elettrolisi e anche della fonte di energia rinnovabile utilizzata per alimentare la produzione di H2, prendendo in esame diversi parametri.

Solo al termine del processo di ‘assesment’ BV certificherà la natura effettivamente green e rinnovabile dell’idrogeno, ma anche che la sua produzione è avvenuta nel rispetto dei principali standard di sostenibilità (ambientale ed economica) e sicurezza.

Nel dettaglio, per ottenere la certificazione l’H2 dovrà avere un carbon footprint inferiore ai 2 Kg di CO2 equivalenti per ogni Kg prodotto. Inoltre, Bureau Veritas effettuerà verifiche trimestrali dell’output di idrogeno e dell’input di energia rinnovabile utilizzata, che dovranno mantenersi entro determinati standard per mantenere in corso di validità la certificazione.