Proposta di legge per creare un dipartimento idrogeno nell’ambito dell’ENEA
Creare nell’ambito dell’ENEA – l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – un dipartimento esplicitamente dedicato allo sviluppo della filiera dell’idrogeno.
E’ questo l’oggetto di una proposta di legge appena presentata alla Camera da Vanessa Cattoi, deputato della Lega Nord di Rovereto. L’atto è stato depositato il 6 luglio scorso e l’iter parlamentare non è ancora stato definito, così come non sono ancora disponibili – sul sito di Montecitorio – i testi che costituiscono la proposta. Sul portate però compare l’oggetto, che è il seguente: “Modifica all’articolo 37 della legge 23 luglio 2009, n. 99, concernente l’istituzione del Dipartimento per la promozione e lo sviluppo della filiera dell’idrogeno presso l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)”.
L’ENEA, nella sua attuale configurazione, nasce nel 1991, ma la storia dell’ente parte molto prima, quando nel 1952 viene creato, presso il CNR, il Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari – CNRN, poi trasformato in Comitato nazionale per l’energia nucleare – CNEN nel 1960.
Negli anni ’80 questa missione costitutiva viene progressivamente ampliata alle tematiche ambientali, delle fonti rinnovabili, del clima per arrivare poi alla nuovo nome e alla nuova mission.
Oggi l’ENEA, che è un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca, opera in diversi ambiti di specializzazione come le tecnologie energetiche (fonti rinnovabili, accumuli, reti intelligenti), in cui l’agenzia è anche il coordinatore del Cluster Tecnologico Nazionale Energia, la fusione nucleare e la sicurezza (dove l’agenzia è coordinatore nazionale per la ricerca), l’efficienza energetica (con l’Agenzia Nazionale per l’efficienza), le tecnologie per il patrimonio culturale, la protezione sismica, la sicurezza alimentare, l’inquinamento, le scienze della vita, le materie prime strategiche, il cambiamento climatico.
Ambiti a cui, nel prossimo futuro, potrebbe aggiungersi in modo sistematico e ufficiale anche l’idrogeno, argomento su cui comunque da tempo i ricercatori dell’ENEA sono già al lavoro con diversi progetti.