REPowerEU: la Renewable Hydrogen Coalition chiede di mantenere la priorità su rinnovabili e idrogeno verde

Dopo la recente comunicazione della Commissione Europea sul programma REPowerEU, messo a punto per definire le modalità con cui raggiungere nel più breve tempo possibile l’indipendenza energetica dalla Russia, alcuni operatori europei sembrano esprimere, ancorché implicitamente, una certa preoccupazione circa il fatto che questa impellente necessità di sganciarsi dalle forniture di gas in arrivo da Mosca possa in qualche modo rallentare la transizione verso le fonti rinnovabili, e – in tema di idrogeno – annacquare il focus sull’H2 solo ed esclusivamente ‘green’.

È probabilmente per ribadire questi concetti e provare a tenere il punto che la Renewable Hydrogen Coalition – organizzazione lanciata nel novembre 2020 dalle associazioni europee SolarPower Europe e WindEurope, con il supporto di Breakthrough Energy e di oltre 20 player dell’industria delle energie rinnovabili, tra cui l’italiana Enel – ha pubblicato nei giorni scorsi una lettera aperta nei confronti delle istituzioni di Bruxelles (qua il testo integrale) in cui esorta i policymaker europei a “mantenere in vigore gli obbiettivi della Renewable Energy Directive per il sostegno esclusivo all’idrogeno rinnovabile e a mantenere le ambizioni proposte dalla Commissione in tema di idrogeno rinnovabile e di e-fuel derivati in settori prioritari” come l’industria pesante e i trasporti marittimi ed aere, che – ribadisce la coalizione – “non hanno alternative per essere decarbonizzati”.

Mantenere questo focus sull’H2 green avrebbe – per l’associazione guidata da Ignacio Galán, CEO della spagnola Iberdrola – diversi vantaggi, presi in rassegna uno per uno nella lettera.

Nello specifico, “manderebbe un chiaro segnale al mercato e contribuirebbe a incentivare gli investimenti privati nel settore”; garantirebbe all’Europa “un ruolo di ‘first mover’ dando alle imprese del Vecchio Continente un vantaggio in termini di competitività e resilienza”; costituirebbe “una base su cui potrebbero poggiare gli schemi di sostegno nazionali dei vari Stati membri”.

La Renewable Hydrogen Coalition ribadisce poi la necessità di prestare particolare attenzione ad una corretta allocazione dei limitati quantitativi di idrogeno disponibili in questa fase iniziale del mercato, “evitando di creare domanda di H2 in settori che dispongono di alternative di decarbonizzazione più efficienti (leggi elettrificazione diretta; ndr)” ed evitando anche di “distribuire idrogeno in blending col metano”.

In definitiva, per l’associazione, l’unico vero strumento per ridurre la dipendenza energetica dall’import di gas naturale è quello di massimizzare lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’idrogeno da esse derivato, obbiettivo che potrà essere raggiunto solo superando gli attuali colli di bottiglia autorizzativi e burocratici.