Repsol fissa i suoi target per l’idrogeno: capacità produttiva a 1,2 GW entro il 2030

La corporation energetica spagnola Repsol, una delle prime ad aver annunciato – lo scorso anno – la volontà di azzerare le proprie emissioni di CO2 entro il 2050 – ha svelato i target della sua strategia per quanto riguarda l’idrogeno.

L’azienda punta infatti ad installare una capacità produttiva di H2 ‘green’ pari a 1,2 GW entro il 2030, allineandosi con la ‘vision’ del Governo di Madrid che punta a fare della Spagna un hub internazionale per la produzione e l’export di idrogeno. Un obbiettivo, quello di Repsol, che potrà essere raggiunto con 3 diverse modalità di produzione di idrogeno pulito: la classica elettrolisi alimentata con fonti rinnovabili, lo steam refoming di biometano, ovvero di gas metano prodotto da materia prima che non contiene carbonio, e un procedimento chiamato photo-elettrolisi, in cui la luce solare viene utilizzata direttamente (e non prima trasformata in energia elettrica) per scomporre le molecole di H2O e ricavare H2.

Repsol ha rivelato i dettagli della sua strategia per l’idrogeno nell’ambito della presentazione del nuovo piano industriale, in cui sono state confermate le linee d’azione già svelate a dicembre 2019, quando l’azienda aveva svalutato di quasi 5 miliardi di euro i suoi asset petroliferi. In quel frangente Repsol aveva anche reso nota l’intenzione di ridurre drasticamente la sua esposizione sul fronte oil&gas, concentrandosi solo su pochi progetti ad alto valore aggiunto, e impiegare le risorse così ‘risparmiate’ nello sviluppo della produzione di energia rinnovabile. Il gruppo iberico, su questo fronte, punta infatti ad incrementare la propria capacità di eolico e solare dagli attuali 2,95 GW fino a 15 GW.

Un cambio del modello di business che avrà un costo iniziale da assorbire, i cui effetti si tradurranno in un abbassamento dei dividendi per il 2021 e il 2022, ma che inizierà poi a generare i suoi frutti anche dal punto di vista economico, grazie ai quali la remunerazione per gli azionisti dovrebbe tornare a salire a partire dal 2023.

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