Rotterdam: prosegue (col supporto di Shell) il progetto di Gasunie per la realizzazione di un idrogenodotto all’interno del porto
Procede, e assume un maggior grado di dettaglio, il progetto HyTransPort.RTM, che vede la Port of Rotterdam Authority e l’operatore olandese di gasdotti Gasunie collaborare con l’obbiettivo di realizzare una nuova condotta dedicata al trasporto di idrogeno all’interno del porto dei Paesi Bassi, uno dei principali scali commerciali d’Europa e del mondo la cui ambizione di diventare un hub europeo dell’H2 era già stata ampiamente espressa nei mesi scorsi.
A fornire nuove informazioni sullo stato di avanzamento dell’iniziativa è la stessa Gasunie, che conferma il secondo semestre di quest’anno come periodo in cui i due partner prenderanno la cosiddetta FID, ovvero la decisione finale d’investimento. Se le tempistiche saranno rispettate, la nuova pipeline – che avrà un diametro di 60 cm e collegherà l’area portuale di Maasvlakte con quella di Pernis – dovrebbe essere pronta ad entrare in funzione nel secondo trimestre del 2024.
Una delle particolarità della nuova infrastruttura sarà costituita dalla sua accessibilità, completamente libera: a tutte le aziende interessate a produrre, o a consumare, idrogeno nel porto di Rotterdam sarà infatti consentito di collegarsi alla condotta. In futuro è poi previsto il collegamento di questa pipeline con la rete nazionale di idrogenodotti che verrà realizzata dalla stessa Gasunie.
In attesa quindi di raccogliere manifestazioni d’interesse in tal senso, la Port of Rotterdam Authority e Gasunie hanno già ottenuto un primo, pesantissimo, ‘endorsment’ al progetto: Shell si è infatti detta molto interessata ad utilizzare il nuovo idrogenodotto e ha già avviato un dialogo a riguardo con i due promotori dell’iniziativa, che tuttavia hanno precisato che anche le aziende che non hanno ancora manifestato il loro interesse potranno farlo in un secondo momento.
Nel frattempo, comunque, basta la posizione della major anglo-olandese, che sta progettando un impianto di elettrolisi per produrre H2 green nell’area portuale di Maasvlakte 2, parte del quale – evidentemente – potrà poi essere distribuita ai potenziali utenti nell’area dello scalo tramite la nuova pipeline.