Sapio lancia un progetto per portare in Italia l’ammoniaca green prodotta in Arabia Saudita

di Francesco Bottino

L’ammoniaca green prodotta in Arabia Saudita da Air Products e Saudi Aramco, nell’ambito del maxi progetto Neom che prevede la creazione di un hub dell’idrogeno verde da 5 miliardi di dollari, potrebbe arrivare anche in Italia.

E’ questo l’obbiettivo di un progetto allo studio da parte del gruppo Sapio, storica realtà italiana attiva fin dagli anni ’20 del secolo scorso nella produzione di H2 e di altri gas tecnici, di cui la stessa Air Products è azionista di minoranza.

Come ha spiegato Michela Capoccia di Sapio nel corso del webinar “L’economia dell’idrogeno: occasione di rilancio e strumento per la transizione energetica in Italia” – organizzato da H2IT (l’Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, presieduta da Alberto Dossi, che è anche Presidente del gruppo Sapio) e da Clust-ER Greentech – l’ammoniaca potrebbe essere trasportata via nave dall’Arabia Saudita verso diverse destinazioni, compreso il Belpaese, dove l’azienda si occuperebbe (se il progetto procederà come previsto) delle operazioni logistiche successive allo sbarco in territorio italiano.

L’azienda lombarda ha anche candidato questo progetto al programma IPCEI (Important Projects of Common European Interest).

Il porto individuato, almeno nella fase iniziale, sarebbe quello di Venezia, la cui Autorità di Sistema Portuale è infatti partner dell’iniziativa insieme ad altri soggetti tra cui il consorzio veneziano Hydrogen Park.

“Il ruolo di Sapio – ha sottolineato Capoccia – sarebbe quello di gestire, sfruttando la sua expertise in materia, lo stoccaggio dell’ammoniaca in ambito portuale, la gestione di dissociatori e del trasporto via strada del prodotto, sia in forma di ammoniaca che, eventualmente, di idrogeno gassoso (in cui l’ammoniaca può essere riconvertita)”.

La principale destinazione del combustibile sarebbe costituita da utenze del settore dei trasporti pesanti e della mobilità locale, motivo per cui tra gli altri partner del progetto ci sono anche Iveco e Rampini, produttori di veicoli leader rispettivamente nei comparti dei camion e dei bus.

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