SASA e Alperia svelano la Hydrogen Adige Valley, che verrà realizzata coi fondi del PNRR a Bolzano
di Francesco Bottino
Piacenza – Inizia a prendere forma la Hydrogen Adige Valley, iniziativa promossa in ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) da SASA e Alperia – rispettivamente l’azienda del trasporto pubblico locale e la multi-utility di Bolzano – che ha ottenuto tutto il budget stanziato dal PNRR per la produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse destinato alla Provincia Autonoma di Bolzano, ovvero 14 milioni di euro.
I dettagli del progetto sono stati illustrati da Irene Raviola, Project Manager in Engineering & Consulting di Alperia, nel corso del convegno ‘La decarbonizzazione della filiera della mobilità e del trasporto in Italia. Esperienze e strategie a confronto’, organizzato nell’ambito della fiera Hydrogen Expo di Piacenza.
Il nuovo impianto sorgerà in un’area industriale dismessa ubicata presso l’ex termovalorizzatore di Bolzano Sud, e sarà costituto da due parchi eolici: il primo, da 0,6 MW di capacità, posizionato in loco; il secondo, da 2,8 MW, installato presso la vicina sede di SASA (anch’essa a Bolzano Sud) e collegato direttamente al nuovo hub dell’H2.
L’energia solare, integrata con quote di energia derivante da processi di waste-to-energy, alimenterà due elettrolizzatori: uno da 1 MW sarà finanziato dal progetto LIFEAlps, un altro da 4 MW sarà finanziato direttamente dai fondi del PNRR. La capacità totale di elettrolisi, pari a 5 MW, consentirà di produrre fino a 2.500 kg di idrogeno green al giorno. Il sito sarà inoltre dotato di un impianto di stoccaggio da 1.800 kg e di 3 baie di carico per camion.
L’idrogeno green prodotto nella Hydrogen Adige Valley verrà impiegato per alimentare la flotta di di SASA, il cui numero di bus ad H2 è in costante e progressiva crescita: attualmente si parla di 12 mezzi operativi con questo tipo di propulsione, che diventeranno 36 nel 2024 e 180 entro il 2030, come ha spiegato Luigi Lugaro, Chief Technology Officer di SASA.
Alcuni ordini di acquisto sono già stati siglati dalla società alla fine dello scorso anno (anche in questo caso grazie ai fondi del PNRR), come quelli relativi a 9 bus a idrogeno da 18 metri modello Evobus di Daimler, con consegne previste a metà 2024; 5 bus a idrogeno da 12 metri di Industria Italiana Autobus (IIA) con fuel cell Toyota, in consegna a metà del 2024 (caratterizzati da consumi decisamente contenuti, nell’ordine di 5,5 Kg di H2 per 100 Km); 10 mezzi da 8 metri ad H2 in consegna nel 2024.
Ma SASA punta anche sul motore a combustione interna alimentato a idrogeno: “Convertiremo 140 mezzi diesel IVECO utilizzando questa tipologia di propulsione che consente ottime performance e zero emissioni” ha spiegato Lugaro. “Abbiamo stretto accordi con fornitori di queste tecnologie, e abbiamo già svolto dei test con Punch Hydrocells”.
Per quanto riguarda invece Alperia, i progetti PNRR che la multiutility sta sviluppando nel campo dell’idrogeno sono due: “Oltre alla Hydrogen Adige Valley – ha infatti sottolineato Raviola – stiamo anche progettano una stazione di rifornimento di H2 nel Comune di Brunico, lungo la strada statale della Valpusteria. L’impianto, che verrà alimentato tramite carro bombolaio, avrà una capacità di rifornimento di 800 Kg di idrogeno al girono a 350 e 700 bar di pressione, e quindi sarà in grado di servire tutte le tipologie di veicoli. Gli investimenti previsti saranno pari a circa 8 milioni di euro, di cui 4 milioni finanziati dal PNRR”.
