Shell presenta il suo nuovo Blue Hydrogen Process: costi di produzione ridotti di oltre il 20%
Il gruppo energetico Shell ha presentato ufficialmente in questi giorni il suo Blue Hydrogen Process, un innovativo sistema messo a punto dalla major della conchiglia per produrre idrogeno blu a costi ridotti rispetto a quelli delle altre tecnologie disponibili ad oggi sul mercato.
O almeno questo è quanto ha spiegato la divisione Shell Catalyst e Technologies, che ha sviluppato il sistema e che punta ad impiegarlo per ridurre l’impatto dei settori industriali tradizionalmente considerati ‘hard to abate’.
Sempre secondo l’azienda anglo-olandese, il nuovo Blue Hydrogen Process è in grado di ridurre il costo di produzione dell’idrogeno blu del 22% rispetto alle principali alternative attualmente disponibili, incrementando quindi l’appetibilità di progetti greenfield relativi a questa variante dell’H2, generata dal gas metano in abbinamento con la cattura della CO2.
La stessa Shell, in una nota ripresa da diverse testate specializzate, ha sostenuto che “senza idrogeno low-carbon, sarà molto difficile centrare gli obbiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 annunciati da Governi e player industriali. Attualmente la grande maggioranza dell’idrogeno prodotto è ‘grigio’, ma se davvero l’H2 dovrà contribuire alla decarbonizzazione dell’economia e dell’industria, sarà necessario produrlo su larga scale e in modo meno inquinante”. L’obbiettivo che si prefigge Shell con il suo nuovo sistema che semplifica il processo produttivo migliorando l’affidabilità e riducendo i costi.
Inoltre, ricorda la major energetica, “è tecnicamente piuttosto semplice scalare la produzione di idrogeno blu per rispondere al crescente fabbisogno di questo vettore, la cui variante derivata dal metano ma con cattura della CO2, con un costo dell’anidride carbonica di circa 25-30 dollari a tonnellata, può facilmente diventare competitiva rispetto alla versione ‘grey’, nonostante i maggiori capex”.
Sarebbe interessante conoscere ricevere qualche informazione sulla tecnologia proposta da Shell.
I fully agree on Shell strategy about the need to increase the efficiency and reduce the investment costs for the Blue Hydrogen generation plants as one of the transition business models required to reach the net zero emission by 2050.
Partial Oxydation process is the conerstone to achieve such ambitious targets since it is an Oxygen based process instead of air to produce H2 form Methane. But this is not enough, because the CO2 removal and its purification are still important steps in the Blue Hydrogen chain. The Shell process solution seems to tackle this problem by achieving an important reduction of the levelised cost of hydrogen over the competitors since it also offer the ADIP Ultra CO2 removal process solution for the Off-gases purification.