Shell vuole diventare il primo fornitore di idrogeno verde in Germania

Shell – che a livello globale ha appena annunciato l’imminente taglio di 9.000 posti di lavoro – in Germania ha deciso di accelerare il suo percorso di transizione energetica, per dare un contributo decisivo alla decarbonizzazione del Paese, puntando molto sull’idrogeno.

La major anglo-olandese vuole infatti diventare il primo fornitore di H2 green della Germania per clienti dell’industria e dei trasporti, incrementando di 10 volte la capacità di elettrolisi installata nella sua raffineria in Renania, studiando altri progetti relativi alla filiera dell’idrogeno e prendendp parte allo sviluppo del settore delle energie rinnovabili, sia eolico che solare.

La nuova strategia tedesca è stata svelata nei giorni scorsi dal CEO di Deutsche Shell Holding GmbH Fabian Ziegler, che ha dichiarato: “La trasformazione di Shell in Germania è iniziata. Supporteremo il Paese nel suo obbiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2”.

Il piano dell’azienda prevede una riduzione (e/o una compensazione) di un terzo delle emissioni di gas a effetto serra generate direttamente o dai clienti che usano i suoi prodotti, nel corso di un decennio. Ciò contribuirebbe per 1/10 agli obbiettivi di riduzione della CO2 dell’intera Germania. Un obbiettivo che potrà essere raggiunto – ha chiarito Ziegler – “se le istituzioni politiche garantiranno un quadro regolatorio adatto a favorire questa transizione”.

“In quanto mercato chiave per il nostro gruppo, la ristrutturazione dell’attività in Germania è cruciale per l’ambizione di Shell di diventare una società energetica a emissioni zero entro il 2050 o prima, in armonia con i nostri clienti e la società”, ha aggiunto Huibert Vigeveno, membro del consiglio di amministrazione di Royal Dutch Shell.

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