Snam: l’idrogeno entra nello statuto dell’azienda (insieme a transizione energetica ed equilibrio di genere)


L’idrogeno, insieme agli altri gas rinnovabili, potrebbe presto entrare nello statuto di Snam, una delle aziende italiane più attive sul fronte dell’H2.

Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi ieri sotto la presidenza di Nicola Bedin, ha infatti deliberato di sottoporre all’assemblea straordinaria degli azionisti (convocata per il 2 febbraio 2021) – a cui spetta la decisione finale – la modifica di alcuni articoli dello Statuto, con l’obbiettivo di inserire i concetti di ‘equilibrio di genere’ nella composizione del CdA e di transizione energetica.

Per quanto riguarda questo secondo aspetto, la proposta è relativa all’inserimento del ‘corporate purpose’, ovvero “l’impegno della società a favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell’ambiente e la progressiva decarbonizzazione”, in coerenza con il piano strategico 2020-2024 presentato lo scorso 25 novembre, che prevede il raggiungimento della neutralità carbonica nel 2040, oltre a un incremento degli investimenti dedicati alla transizione energetica e all’adeguamento delle infrastrutture della società al trasporto e allo stoccaggio dell’idrogeno.

E a questo proposito, il Consiglio di Amministrazione – fermo restando l’impegno della società nel core business nelle attività regolate di trasporto, stoccaggio e rigassificazione – ha anche proposto di “enucleare espressamente”, accanto a tali attività, anche quelle legate alla transizione energetica, in particolare il trasporto e la gestione delle energie rinnovabili come biometano e idrogeno, la realizzazione e gestione di impianti connessi alla mobilità sostenibile e l’efficienza energetica, in coerenza con il piano strategico.


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