Starace (Enel) in controtendenza sui camion: “Niente idrogeno, solo elettrico”
di Francesco Bottino
Anche se qualcuno “dice che i camion saranno a idrogeno, purtroppo non sarà così”. Ne è convinto l’Amministratore delegato di Enel Francesco Starace, secondo cui “è ormai evidente che, se anche il trasporto pubblico urbano è conveniente elettrificarlo, anche il trasporto su gomma a lunga distanza sarà elettrificato più velocemente di quanto si pensa”.
Il numero uno del gruppo energetico italiano – secondo la cronaca dell’agenzia Ansa – si è espresso con queste parole nel corso dell’evento “#Sios20 It’s all about digital” organizzato da StartupItalia, aggiungendo che “il trasporto su gomma è in transizione violenta sull’elettrificazione. I progressi sono ovvi. La complessità industriale dietro è importante, ma è stata affrontata dalle grandi case automobilistiche ed è chiaro che il futuro del trasporto è elettrico. Lo è a livello privato. È chiaro che lo è anche a livello di trasporto pesante”.
Affermazioni che arrivano da una fonte evidentemente autorevole, ma che appaiono tuttavia in controtendenza rispetto alle convinzioni manifestate dalle istituzioni e dell’industria, la cui opinione prevalente è che invece, a differenza di quanto effettivamente avverrà con la mobilità privata, ambito in cui l’idrogeno potrà affermarsi soltanto nel lungo periodo e in cui prevarrà inizialmente l’elettrificazione, nel trasporto pesante sarà l’H2 la soluzione più efficace.
Chiaro, in questo senso, il pensiero espresso in una recente intervista a Il Corriere della Sera, da Annalisa Stupenengo, Amministratore delegato di FPT Industrial (gruppo Cnh Industrial, lo stesso che controlla Iveco), uno dei principali produttori europei di motori per camion. “Le fuel cell di idrogeno sono la soluzione più efficiente per far partire la rivoluzione del trasporto pesante” ha assicurato la manager dell’azienda torinese, che conta di far circolare i suoi primi prototipi di tir a idrogeno nel prossimo biennio. Stupenengo ha ammesso che “i camion elettrici sono già pronti a circolare” ma ha anche aggiunto che “hanno il limite dell’autonomia. E non si possono caricare di batterie questi mezzi, che invece dovrebbero essere stipati di merci”.
A conferma delle convinzioni del gruppo Cnh Industrial (controllato da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkan che controlla anche FCA) in questa direzione, nei mesi scorsi Iveco ha stretto un accordo ed è diventata azionista di Nikola Motor, azienda americana che conta di iniziare a produrre in Europa il suo primo camion ad H2, il Nikola Tre, nel corso del 2021 e nel cui capitale figura anche il colosso automotive statunitense General Motor.
E sempre guardando al fronte industriale, procedono le iniziative del gruppo automobilistico sudcoreano Hyundai, della major francese Total, che ha investito nel produttore americano di truck a fuel cell Hyzon Motors, nonché quelle della ‘coppia’ europea Daimler (il gruppo che controlla tra gli altri il marchio Mercedes-Benz) e Volvo, che hanno costituito una joint-venture dedicata proprio allo sviluppo di camion a celle di combustibile (Mercedes ha anche già presentato il suo primo prototipo di tir a idrogeno).
Ultima, ma solo in ordine temporale (visto che l’annuncio ufficiale è di questa mattina) ma non certo di importanza, la neonata alleanza H2Accelerate, che raggruppa alcuni dei principali produttori europei di mezzi pesanti, ovvero i già citati Daimler, Volvo e Iveco, e due major energetiche di primo piano, Shell e l’austriaca OMW, con l’obbiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità pesante a idrogeno in Europa.
Infine, la ‘via’ dell’idrogeno per i mezzi pesanti, come soluzione non alternativa ma complementare rispetto all’elettrificazione, trova il sostegno diretto della Commissione Europea, che nella sua Sustainable and Smart Mobility Strategy presentata nei giorni scorsi a Bruxelles scrive: “Per il trasporto stradale, soluzioni a zero emissioni sono già disponibili. I produttori stanno investendo molto sui mezzi a batteria il cui mercato sta crescendo in particolare per auto, vans e autobus cittadini, mentre per camion e bus è ancora in fase emergente. I produttori stanno anche investendo nei veicoli a fuel cell di idrogeno, in particolare per l’applicazione ai mezzi commerciali, ai bus e ai mezzi pesanti per il trasporto merci. Entrambe queste promettenti opzioni sono supportate dalla Commissione Europea attraverso l’integrazione dei sistemi energetici e la strategia per l’idrogeno, come anche dal piano di azione strategica per le batterie”.