Stellantis testa gli e-fuel con l’aiuto di Aramco: “Oltre 28 milioni di nostri mezzi in circolazione sono già compatibili senza modifiche”
Quasi 30 milioni di veicoli attualmente in circolazione, venduti a partire dal 2014 dal gruppo Stellantis, dispongono di motori già perfettamente in grado di bruciare combustibili sintetici derivati da idrogeno rinnovabile e CO2, senza bisogno di alcuna modifica.
Lo ha annunciato nei gironi scorsi il gruppo automotive italo-francese (nato dalla fusione tra FCA e PSA) a valle di una serie di sperimentazioni effettuate presso i propri centroidi ricerca, con l’utilizzo di e-fuel forniti a tale scopo dalla major energetica saudita Aramco, che ha partecipato al progetto.
Stellantis, completati i test, ha infatti reso noto che 24 famiglie di motori che equipaggiano i suoi veicoli europei venduti a partire dal 2014, pari a 28 milioni di mezzi in circolazione, sono pronte per l’utilizzo di e-fuel ‘drop-in’ avanzati, senza necessità di alcuna modifica al gruppo propulsore.
L’impiego di questo tipo di combustibili sintetici, ottenuti facendo reagire la CO2, catturata direttamente dall’atmosfera o da un impianto industriale, con l’idrogeno rinnovabile è potenzialmente in grado – secondo la stessa Stellantis – di ridurre le emissioni di anidride carbonica dei veicoli a combustione interna esistenti di almeno il 70% nell’intero loro ciclo di vita, rispetto ai carburanti convenzionali.
Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis, ha dichiarato: “La nostra priorità è fornire una mobilità a emissioni zero per tutti, con particolare attenzione all’elettrificazione, mentre la nostra collaborazione con Aramco costituisce un passo importante e complementare in questo percorso per la flotta di veicoli circolanti. Stiamo esplorando tutte le soluzioni per rafforzare la nostra ambiziosa strategia di diventare un’azienda capace di raggiungere il traguardo di zero emissioni entro il 2038. Gli e-fuel sostitutivi ‘drop-in’ possono avere un impatto massiccio e pressoché immediato sulla riduzione delle emissioni di CO2 della flotta di veicoli esistente, offrendo ai nostri clienti un’opzione facile ed economicamente vantaggiosa per ridurre la loro impronta di carbonio, semplice come la scelta di una pompa di carburante diversa alla stazione di servizio, senza dover apportare modifiche ai propri veicoli”.
Amer Amer, Aramco Transport Chief Technologist, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di collaborare con Stellantis, una delle principali case automobilistiche del mondo, alla valutazione delle prestazioni delle nostre formulazioni di carburanti, concepite per rappresentare le caratteristiche previste degli e-fuel nei motori dei loro veicoli circolanti. I risultati dei test rafforzano la nostra convinzione che il carburante sintetico possa essere una soluzione sostitutiva per i veicoli esistenti e che, se prodotto tramite processi a basse emissioni di carbonio, possa giocare un ruolo importante nella riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti e nel sostenere una transizione energetica ordinata”.
Sulla base di questa sperimentazione – che ha incluso, tra gli altri, test su emissioni allo scarico, capacità di avviamento, potenza del motore, affidabilità, interazioni con l’olio lubrificante, il serbatoio e i filtri, e prestazioni del carburante a temperature estreme, fredde e calde – Stellantis ritiene che il consumo di fuel sintetici low-carbon in sostituzione dei carburanti tradizionali da parte dei 28 milioni di veicoli circolanti già compatibili con il loro utilizzo, avrebbe un potenziale di riduzione delle emissioni che toccherebbe punte di 400 milioni di tonnellate di CO2 in Europa tra il 2025 e il 2050.