Timmermans: “Entro fine anno definite le regole del mercato europeo dell’idrogeno”

Entro la fine di quest’anno, Consiglio e Parlamento Europeo avranno definito le regole per il funzionamento del mercato comunque europeo dell’idrogeno, mettendo a posto uno degli ultimi tasselli del ‘puzzle’ dell’H2.

Lo ha annunciato il Vicepresidente della Commissione Europea con delega al Green Deal Frans Timmermans, intervenendo al World Hydrogen Summit 2023 che si è svolto nei giorni scorsi (10-11 maggio) a Rotterdam.

Timmermans ha ricordato che l’Unione, nella recente revisione della Renewable Energy Directive (RED III) la cui approvazione definitiva è prevista entro il prossimo 13 giugno, ha già chiarito la definizione di idrogeno rinnovabile e ha fissato dei sub-target settoriali che faciliteranno l’avvio della produzione di H2. Con i due programmi IPCEI (Important project of Common European Interest) sull’idrogeno – IPCEI Hy2 Tech e IPCEI Hy2Use – è stato dato concreto avvio allo sviluppo di un’infrastruttura per la produzione e la distribuzione di idrogeno, e nella Alternative Fuels Infrastructure Regulation (AFIR) è stato delineato il primo nucleo della futura rete europea di stazioni di rifornimento di H2 per uso stradale.

“Ora l’ultimo pezzo legislativo di questo puzzle è costituito – ha detto Timmermans – del sistema di regole per governare il nascente mercato dell’idrogeno. Le negoziazioni finali tra Consiglio e Parlamento a riguardo inizieranno il mese prossimo e io spero che si potranno concludere entro la fine dell’anno, perché è indubbio che gli off-taker, per assicurarsi il necessario quantitativo di H2 al giusto prezzo, avranno bisogno di un mercato ben funzionante”.

Condizione necessaria ma non sufficiente, ha sottolineato il Vicepresidente della Commissione, ammettendo che per passare dalla nicchia alla grande scala l’idrogeno avrà bisogno non solo di target e regole ma anche di un supporto finanziario pubblico: “Per questo abbiamo già stanziato oltre 20 miliardi di euro per lo scale-up dell’ecosistema europeo dell’H2, di cui 10 miliardi attraverso il Resilience and Recovery Fund e 10,7 miliardi per gli IPCEI. A queste risorse si aggiungeranno 800 milioni che assegneremo ai progetti candidati tramite le call dell’Innovation Fund, programma da cui deriveranno anche le risorse per finanziare la prima asta pubblica della Hydrogen Bank, prevista il prossimo autunno”.

Riguardo al funzionamento di questo nuovo soggetto, lanciato dalla Commissione lo scorso marzo, Timmermans ha ricordato che i singoli Stati membri potranno utilizzarlo per assegnare risorse proprie a progetti nazionali, sfruttando quindi il meccanismo delle aste come un servizio messo a loro disposizione dalla Banca Europea dell’Idrogeno.

Infine, l’intervento si è concluso ammettendo che “come europei dobbiamo essere consapevoli che non riusciremo a produrre internamente tutto l’idrogeno di cui avremo bisogno. Dovremo importarne un certo quantitativo da altre aree del mondo, e per questo credo ci siano molte opportunità di definire partnership con tutti quei Paesi che stanno investendo in un futuro low-carbon”.