Transizione energetica, l’Eni spinge sulle rinnovabili con l’aiuto di CDP: nasce la joint-venture GreenIT
Tutti i principali analisti concordano su un punto: per consentire un reale sviluppo della filiera europea dell’idrogeno verde devono verificarsi una serie di pre-condizioni, a partire dall’incremento esponenziale della produzione di energia rinnovabile, che costituisce una delle due ‘materie prime’ del processo di elettrolisi.
In questa direzione si sta muovendo l’Eni, che ha annunciato oggi la costituzione, in partnership con CDP Equity (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), della nuova società GreenIT, focalizzata proprio sullo sviluppo, la costruzione e la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia.
La newco, partecipata al 51% da Eni e al 49% da CDP Equity, ha come obbiettivo quello di produrre energia principalmente da impianti fotovoltaici ed eolici raggiungendo una capacità installata di circa 1.000 MW entro il 2025, con investimenti cumulati nel quinquennio per oltre 800 milioni di euro. Le risorse – spiega il ‘cane a sei zampe’ in una nota – saranno utilizzate su vari filoni di intervento che includono lo sviluppo e la costruzione di impianti greenfield, anche attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo CDP e della Pubblica Amministrazione, il repowering di impianti a fine vita utile e la costruzione di progetti autorizzati.