Ulteriori fondi per l’H2 nel nuovo capitolo del PNRR sul REPowerEU: 90 milioni per le hydrogen valley e 140 milioni per ricerca e sviluppo
Nell’ipotesi di revisione del PNRR che il Governo italiano ha messo a punto e sottoposto al vaglio della Commissione Europea ci sono diversi progetti che uscirebbero dal piano per essere finanziati successivamente con altre risorse (ancora da individuare), tra cui l’introduzione dell’idrogeno nel ciclo produttivo del polo siderurgico di Taranto. Una parte dei fondi così risparmiati, l’esecutivo prevede di poterla destinare al nuovo capitolo dedicato al REPowerEU.
A beneficiare di questi ulteriori stanziamenti – come si legge nel dossier sulle modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza pubblicato sul sito istituzionale della Camera dei Deputati – ci sono anche due investimenti relativi allo sviluppo della filiera dell’H2.
Ulteriori 90 milioni di euro sarebbero infatti destinati – si legge nel documento – ad uno “scale-up volto a potenziare l’investimento M2C2 I 3.1, Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (Hydrogen valleys) per consentire il finanziamento di progetti ammessi ma non finanziati (in tutto in parte) per insufficienza delle risorse”.
Altri 140 milioni, sempre nell’ambito del nuovo capitolo del PNRR sul REPowerEU, dovrebbero invece servire per uno “scale-up della Misura M2C2 I 3.5, a sostegno della ricerca e sviluppo sull’idrogeno, per finanziare progetti già selezionati ma non finanziati per carenza di risorse. Inoltre, si prevede il finanziamento di ulteriori progetti di R&S per la fattibilità e sperimentazioni di strutture per il trasporto di energia. Il fine è sviluppare nel tempo infrastrutture “hydrogen ready” per il trasporto di idrogeno al 100%. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’obiettivo di sviluppare la produzione di idrogeno dove le rinnovabili sono abbondanti (Nord Africa e Sud Italia) per trasportarlo al resto d’Europa. A ciò si aggiunge l’obiettivo di creare competenze utili a creare un indotto positivo per il sistema industriale ed europeo”.