Uniper si allea con General Electric per sostituire il metano con l’idrogeno nelle sue centrali a gas
Dopo l’accordo già siglato, sullo stesso tema, con la connazionale Siemens, la multi-utility tedesca Uniper ha deciso di fare un ulteriore passo avanti nel percorso di decarbonizzazione delle proprie centrali elettriche attualmente alimentate a gas, definendo una partnership di lungo periodo con la corporation americana General Electric (GE).
L’accordo, firmato a giugno scorso, prevede la creazione di gruppi di lavoro congiunti tra le due aziende che, a partire dal 2021, inizieranno a definire una precisa roadmap per decarbonizzare gli impianti Uniper sviluppando diverse soluzioni, a partire – si legge nella nota ufficiale diramata dal gruppo tedesco – “da un incremento dell’utilizzo di idrogeno nelle turbine e nei compressori a gas prodotti da GE e già in uso nelle centrali e nei centri di stoccaggio di Uniper in tutta Europa”.
GE Gas Power vanta infatti decenni di esperienza nei processi di decarbonizzazione dell’industria energetica, compresi quelli basati sull’utilizzo di idrogeno come combustibile per turbine a gas e sullo sviluppo di sistemi di carbon-capture.
“Questo accordo con il produttore americano GE costituisce un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno nel portare avanti un percorso di decarbonizzazione delle attività di produzione energetica e stoccaggio” ha dichiarato Andreas Schierenbeck, CEO di Uniper. “Da ora in poi la grande maggioranza dei nostri investimenti si concentrerà sull’ulteriore riduzione delle emissioni delle nostre centrali elettriche, tramite diverse strade che includeranno attività di carbon capture, utilization and sequestration (CCUS) e crescente utilizzo di idrogeno, nelle varianti blu e green. In prospettiva, l’H2 potrà sostituire progressivamente la componente fossile degli impianti a gas e potrà anche risolvere uno dei principali problemi dell’industria energetica europea, ovvero l’attuale mancanza di un sistema efficacie per stoccare su larga scala l’energia prodotta da fonti rinnovabili, la cui disponibilità per ragioni naturali è altalenante nel corso dell’anno”.