Venezia vuole diventare “capitale mondiale della sostenibilità” puntando sull’idrogeno

È nata ufficialmente due giorni fa la Fondazione ‘Venezia capitale mondiale della sostenibilità’: un nuovo soggetto che ha come mission principale la promozione di un “piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio”, a partire dal rilancio di Marghera come polo per la produzione di idrogeno ed energie alternative.

La firma dell’atto di nascita della fondazione è avvenuta nell’ambito della Conferenza Clima al G20 Economia che si è svolta a Venezia alla presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, dei vertici istituzionali locali e nazionali, e dei rappresentanti delle prime istituzioni e aziende promotrici della Fondazione, ovvero Snam, Assicurazioni Generali, Confindustria Veneto, Università di Ca’ Foscari, Eni, Boston Consulting Group, IUAV, Accademia di Belle Arti, Conservatorio Benedetto Marcello e Fondazione Giorgio Cini.

Il compito della Fondazione – spiega il Comune di Venezia in una nota – sarà quello di portare avanti azioni concrete per lo sviluppo sostenibile di Venezia in vari ambiti di azione, a partire dalla realizzazione di “un polo di idrogeno ed energie alternative a Marghera”, a cui dovranno essere affiancate iniziative per “favorire la decarbonizzazione e circolarità a Venezia (tra cui in ambito di mobilità e riscaldamento); favorire la circolarità (riciclo rifiuti organici e plastici); avviare il progetto VeniSIA, un centro di innovazione e accelerazione di startup; manutenzione e difesa dell’ecosistema lagunare; tutela della biodiversità e promozione della bio-agricoltura”.

Un ulteriore focus dell’attività riguarderà poi la formazione e la ricerca, e tra le altre aree di lavoro ci saranno il turismo sostenibile, l’avvio di un piano per il commercio e residenzialità e azioni per favorire l’inclusione sociale.

“Venezia è un patrimonio naturale, artistico, culturale e scientifico di tutto il mondo” ha commentato Marco Alverà, Amministratore delegato di Snam. “Dobbiamo difenderla dalle sue fragilità strutturali e soprattutto dalla minaccia del cambiamento climatico. Proprio da Venezia, in questi giorni, il G20 Economia ha lanciato un messaggio potente di attenzione alla sostenibilità e al pianeta. E sempre da qui, con il nostro progetto, frutto di una virtuosa sinergia tra pubblico e privato che troverà compimento nella nuova Fondazione, raccogliamo questo invito per rendere la città un simbolo globale di ripartenza all’insegna della tutela dell’ambiente, della valorizzazione del territorio e del dibattito sugli ESG, proteggendo e rilanciando questa città a beneficio delle future generazioni.”

“Il tema della sostenibilità è al centro di questo G20 Economia – ha aggiunto il Presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro – e questo progetto, a cui abbiamo creduto dall’inizio, ne è parte integrante. Le imprese devono contribuire al cambiamento e indicare le scelte di politica industriale che ritengono strategiche per continuare a produrre valore ed essere competitive. La fondazione di ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’ ci permetterà di sviluppare il piano regionale per la creazione di una Hydrogen Valley che coinvolga distretti e filiere industriali del Veneto a partire dall’area di Marghera. È la strada per arrivare non solo un significativo abbattimento di CO2 attraverso il consumo di energia pulita nei processi industriali, ma anche alla riqualificazione di molte aziende in una supply chain per la produzione di idrogeno estremamente promettente anche per il futuro”.

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