Vetrerie Meridionali punta sull’idrogeno e ottiene un finanziamento di 12 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti
L’azienda pugliese Vetrerie Meridionali svilupperà un percorso di decarbonizzazione delle proprie attività che prevede tra le altre cose l’adozione di un forno industriale alimentato a idrogeno e che ha ottenuto da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) un finanziamento di 12 milioni di euro, garantito da SACE.
L’investimento – sottolinea la stessa CDP in una nota – contribuirà all’efficientamento energetico della produzione nello stabilimento di 88.000 metri quadrati a Castellana Grotte, in provincia di Bari. Una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 25% da ottenere attraverso misure tecnologiche come l’intelligenza artificiale, forme innovative di combustione con l’immissione distribuita del combustibile e l’alimentazione a idrogeno, acquistato o autoprodotto nel processo di combustione.
Si tratta dell’applicazione industriale di un progetto di ricerca scientifica sviluppato nell’ambito del programma LIFE dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’economia circolare, la transizione verso l’energia pulita e la lotta ai cambiamenti climatici.
Vetrerie Meridionali sarà la prima fonderia ad avere un forno alimentato ad idrogeno che sfrutta i fumi di combustione, e svolgerà quindi un ruolo di traino anche in altri settori industriali soprattutto nel Mezzogiorno in termini di crescita, investimenti in ricerca, sviluppo ed efficienza energetica.
L’azienda, fondata nel 1968, ha un fatturato di 70 milioni di euro, oltre 200 dipendenti e produce ogni anno circa 800 milioni di contenitori e bottiglie in vetro cavo. Una produzione in crescita destinata al settore alimentare per la conservazione di bevande e alimenti come olio, vino, aceto, conserve di pomodoro, bibite alcoliche e analcoliche.